La scrittura a mano è ormai solo artigianato?
Vi propongo un paragone che, a prima vista, può apparire audace, tra scrittura e tessitura. La scrittura infatti mi fa pensare ad un’arte capace di creare qualcosa di nuovo, di originale e unico. Non siamo lontani dalla tessitura per il rimando legato alla geometria spaziale che anche la scrittura comporta. Cos’è un tessuto? Un prodotto finito che si ottiene dall’intreccio di fibre tessili eseguito geometricamente per mezzo della tessitura a telaio.
Più precisamente, i fili di trama, quelli che si muovomo in direzione orizzontale da una cimosa all’altra, unitamente ai fili di ordito, quelli che vanno in direzione verticale, se intrecciati insieme formano il tessuto. L’armatura di un tessuto è proprio il modo particolare in cui si intrecciano i fili di trama e di ordito. La tela, la saia, il raso e il jaquard sono esempi di armature.
Per analogia, potremmo dire che la scrittura è il risultato di una forma individuale e unica di tessitura del pensiero che ha preso forma sulla carta o altro piano di lavoro, proprio come prende forma il tessuto sul telaio. Il foglio di carta, la penna con l’inchiostro e la mano che guida lo strumento si muovono da sinistra verso destra/ con ritorni da destra verso sinistra/ verso l’alto e verso il basso… proprio come fanno le mani che alternano i fili della trama tra i fili dell’ordito.
I fili di un tessuto possono essere in tinta unita oppure variopinti, spesso molto ricchi di forme e geometrie come i tessuti orientali. Quando scriviamo, il colore è dato certamente dall’inchiostro ma, ancora di più e in un senso più profondo e simbolico, dal contenuto delle nostre parole, ovvero dal significato e dal significante (leggi qui): forma e contenuto contenuti nelle parole usate, nel racconto, nel genere di argomentazione e infine nello stile tutto personale di scrittura dello scrivente.
L’analogia tra la scrittura di un testo e il tessuto non si limita alla tecnica e alla qualità di una forma strepitosa e intrigante di artigianato ma può abbracciare la modernità e l’evoluzione della tecnologia del telaio industriale. Infatti, anche la scrittura stampata oggi segue questa evoluzione attraversando non più solo la carta stampata ma sempre più i vari tipi di computer, di tablet e di tastiere.
E’ qui, a questo punto del nostro breve ragionamento che tutto cambia, quando lo strumento “scrittura a mano” viene progressivamente abbandonato per avviarsi verso il rischio di una deriva, per così dire, robotica. Che male c’è a scrivere sempre e soltanto usando una tastiera? Cosa perdiamo con l’uso esclusivo di strumenti informatici per scrivere?
Cosa perdiamo nello studio e nell’apprendimento se usiamo il tablet per scrivere gli appunti da studiare? Inoltre, cosa perdono i bambini se leggono solo e scrivono sempre meno nei loro bei quaderni di scuola elementare?
Risponde a tale quesito Karin James, ricercatrice americana: pèrdono in intelligenza, memoria, capacità di comprendere i significati e in spirito critico.
Importanza della scrittura a mano per l’intelligenza
1. Karin James, psicologa all’Indiana University, ha utilizzato uno scanner per vedere come la scrittura a mano influenzi l’attività cerebrale dei bambini. La ricercatrice ha mostrato a bambini, che non avevano ancora imparato a leggere e scrivere, una lettera o una forma e ha chiesto loro di riprodurla in uno di questi modi: tracciare l’immagine su una pagina in cui era riprodotta con un contorno tratteggiato, disegnarla su un foglio bianco, oppure digitarla su un computer.
I ricercatori hanno scoperto che il tipo di processo di duplicazione iniziale contava molto. Quando i bambini avevano disegnato una lettera a mano libera, esibivano una maggiore attività nelle tre aree del cervello che si attivano negli adulti quando leggono e scrivono: il giro fusiforme sinistro, il giro frontale inferiore e la corteccia parietale posteriore.
Al contrario, i bambini che avevano digitato o tracciato la lettera o la forma non hanno mostrato alcun effetto del genere e l’attivazione era significativamente più debole.
2. Sempre Karin James ha messo a confronto bambini che scrivono fisicamente lettere con coloro che guardano solo gli altri farlo. Le sue osservazioni suggeriscono che è solo lo sforzo effettivo che impegna vie motorie del cervello e offre i vantaggi di apprendimento della scrittura.
I benefici della scrittura a mano si estendono oltre l’infanzia. Per gli adulti, digitare può essere un’alternativa al corsivo rapida ed efficace, ma la comodità e l’efficenza possono diminuire la nostra capacità di elaborare nuove informazioni.
Susanna Primavera
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