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Scuola dell’Infanzia: avviamento delle abilità di base

Nella prima classe della Scuola Primaria, i bambini vengono introdotti alla lettura, alla scrittura e al calcolo. Ciò comporta l’acquisizione di nuove abilità nella lettura e nella scrittura. In generale, l’acquisizione delle cosiddette “abilità di base” prosegue e si perfeziona: socializzazione, esercitazione linguistica, comprensione di testi, abilità logiche, concetto di numero e lo sviluppo della motricità proseguono, avendo rappresentato per ben 3 anni il patrimonio didattico della Scuola dell’Infanzia.

Scuola Primaria: le basi del sapere e del saper fare

Alla Scuola Primaria, non vanno dimenticati per importanza il disegno, la sua impostazione minima e la coloratura, che devono prendere ancora spazio, tenuto conto sia del valore espressivo dei contenuti anche psicologici del disegno sia del coordinamento della motricità fine, che rappresenta un esercizio prezioso ai fini della scrittura. La classe stessa dovrebbe rappresentare un ambiente stimolante dal punto di vista artistico. Fin dai primi scarabocchi, noi proiettiamo noi stessi e ci esprimiamo nel disegno, anche senza parole. Pertanto, educare all’arte è educare all’espressione di sé, alla comprensione del mondo e alla finezza di gusti.

Teoria del corsivo

Questo Metodo parte dal principio che per rivolgersi ai bambini occorre spiegare il gesto grafico con un linguaggio concreto, evocativo di cose conosciute. Dal punto di vista didattico, il Metodo imposta sia il carattere stampato maiuscolo che il carattere corsivo maiuscolo e minuscolo. Non è contemplato invece l’insegnamento della scrittura dello stampatello minuscolo o script, utile fondamentalmente solo per la lettura dei caratteri della stampa. Infatti, la sua esecuzione scritta, basata su principi e direzioni diverse da quelle del corsivo, può nuocere all’apprendimento del corsivo stesso.

L’insegnamento di tre caratteri soltanto permette di introdurre il corsivo già in prima classe, senza dovere attendere la seconda o addirittura la terza classe. Il primo quadrimestre può essere dedicato all’insegnamento dello stampato maiuscolo, alla sua lettura e quindi alla sua scrittura, utilizzando quaderni a quadretti da 1 cm. e quaderni a righe di quinta. Nel secondo quadrimestre, ci si concentrerà sull’insegnamento del corsivo minuscolo e occasionalmente alle “maiuscole” corsive, utili anche nel campo della punteggiatura.

Il corsivo può essere appreso facilmente grazie all’ Alfabetiere corsivo, secondo il Metodo Primavera®. Si tratta di un nuovo testo dedicato alla Scuola Primaria. Le lettere dell’alfabeto, sia stampato che corsivo, vengono proposte in modo graduale partendo dalle linee base dell’orientamento nello spazio: linee verticali, orizzontali e diagonali. Senza la consapevolezza della direzione di un movimento, infatti, il bambino risulta confuso e non sa dove andare, cosa fare. Fintanto che la lateralità non sarà acquisita, scrivere diventerà un’impresa molto difficile.

Pratica del corsivo

L’impugnatura tripode dinamica va impostata da subito, probabilmente è ancora primitiva. Se vi è stata sensibilità nella Scuola dell’Infanzia, il bambino l’apprenderà più facilmente. E’ utile utilizzare una ranocchia in peluche con lunghe zampe posteriori, per offrire un esempio pratico del movimento sia di presa della matita “a pinza”, sia del movimento dinamico della scrittura. Infatti, quando pollice e indice si uniscono per tenere la matita e poi, sempre restando unite, flettono le falangi in avanti e indietro, come richiede la scrittura, imitano ranocchie che si slanciano nello stagno.

Non meno importante è la postura che porta il bambino a sentirsi a proprio agio nel “suo” posto, in classe. La posizione richiesta è la stessa che rimanda alla ginnastica: lineare con la schiena dritta, le spalle rilassate e le gambe con angoli retti sulla seduta, alle ginocchia e alle caviglie. E’ la stessa posizione che si assume per la sua validità durante il rilassamento su una sedia.

Prediligo i piccoli quaderni formato A5, non per nostalgia dei quaderni neri del dopoguerra, che pure ho conosciuto, ma più montessorianamente per le loro dimensioni più adatte al corpo, alle braccia e alle mani dei bambini. Iniziare con i quaderni di piccolo formato in prima classe è segno di attenzione per i bisogni dei piccoli alunni e di flessibilità. Infatti, già in seconda classe, una volta consolidata la scrittura, si potrà optare per un quaderno più grande e più capiente.

Per il primo anno di scuola, per favorire l’adesione al foglio di carta e il controllo del gesto, consiglio vivamente l’uso della matita triangolare, diversamente esagonale e mai rotonda, ovviamente.

Buon anno scolastico!

Susanna Primavera