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L’argilla come sostanza viva

Conosciuta per le sue proprietà benefiche fin dall’antichità, l’argilla rappresenta un rimedio naturale polivante a fini terapeutici per gli esseri umani e per il mondo animale. Dal punto di vista mineralogico, è una roccia composta in gran parte da silicato di alluminio insieme a magnesio, sodio, potassio, calcio e ferro. Ha un’azione cicatrizzante, decongestionante e depurativa. Ha una certa similitudine d’azione con certe medicine, come gli antisettici in particolare ma è naturale.

Essendo perciò l’argilla una sostanza viva, agisce come una forza intelligente e benefica, ostacola la proliferazione dei microbi o batteri patogeni, parassitari e favorisce una sana ricostituzione delle cellule. Può curare gli occhi, la pelle, la bocca, i denti ed è un ottimo dentifricio. Ma la sua azione curativa si estende a tutto il corpo: ossa, organi interni nonché ulcere, fratture, ernie, varici, reumatismi e perfino tumori.

L’argilla che guarisce il corpo

L’argilla ha un grande potere assorbente e un’azione deodorante grazie alla sua costituzione micro-molecolare. Filtra in modo perfetto le impurità. Il suo potere filtrante è prezioso in medicina come nell’industria petrolifera e olearia.

L’argilla è un battericida e può rendere potabile l’acqua inquinata. Il suo potere assorbente elimina i cattivi odori chimici del cloro e nel processo digestivo elimina la presenza di gas.

Più precisamente, l’argilla attira tutto quello che è malsano, dunque trasmettitore di radiazioni negative, radiando i poli positivi. Nei tumori, l’argilla elimina le cellule distrutte e attiva la loro ricostruzione. Inoltre, le sue proprietà colloidali agiscono come detersivo e tolgono tutte le sostanze nocive.

Argilla come ceramica

Dal greco Kèramos ovvero argilla o “terra da vasaio”, è una terra grassa quando è umida e sulla quale non cresce nulla. E’ la terra argillosa dei ceramisti, scultori, vasai. Può essere verde, rossa, gialla, grigia, bianca, ecc.; ognuna con le sue proprietà. Al suo interno, l’argilla contiene “acqua chimicamente combinata” e necessita di ulteriore acqua per essere impastata.

Possiamo trovarla a volte nel sottosuolo dei giardini, a un metro circa di profondità. Generalmente viene estratta dalle cave verso le industrie specializzate: di tegole, di vasellame, di mattoni, di ceramiche. Esistono tre costituenti principali di una base di argilla sono: materie plastiche, refrattari e fondenti. Le materie plastiche principali sono: caolino o porcellana cinese, argilla sabbiosa, gres. Tra i refrattari troviamo: Silice, Grog, Feldspato, Nepheline, Calcio e Magnesio.

Durante la lavorazione, l’argilla deve essere bene impastata per eliminare vuoti d’aria e per renderla ben compatta, senza sfaldarne la struttura interna, ed evitare soprattutto crepe e rotture durante la cottura. Durante l’essicazione, l’acqua evapora e l’argilla subisce una riduzione di volume che varia a seconda del tipo di argilla. Evaporando l’acqua lascia degli spazi vuoti che vengono riempiti dalle molecole interne che si spostano, occupando quasi tutto lo spazio rimasto libero. Una volta essiccato, il manufatto viene fatto cuocere in forni speciali e a temperature altissime.

La decorazione della ceramica

Un capitolo a sé richiede la decorazione dei manufatti: incisioni, graffiature, ecc e la coloratura. Si possono usare attrezzi vari: dal filo taglia argilla, alle molteplici e specifiche mirette ai raschietti, pettini o rebbi di forchetta per realizzare basso rilievi, motivi geometrici, greche e disegni vari. E’ importante che l’argilla venga decorata quando è ancora morbida e precisamente a “durezza cuoio”.

Nella coloratura si possono utilizzare: colori da ingobbio, composti di terre e ossidi e smalti che si stendono sull’oggetto in ceramica cruda o cotta. La cottura può essere una sola o ripetuta a più riprese: Biscottatura (prima cottura), a Gran Fuoco (tra 900°C e 1.060°c) o a Terzo Fuoco (terza cottura). La cristallina è una vernice trasparente in polvere bianca composta di silice e sostanze vetrose che rende lucida e decorativa la superficie dello smalto.

Argilla e arteterapia

Tra le varie forme di arteterapia, la lavorazione dell’argilla è tra le più interessanti. Curare e curarsi utilizzando l’arte consente di esprimere se stessi anche senza parole, bensì con il movimento delle mani. L’attenzione e la concentrazione che l’attività stessa richiede porta ad una sorta di meditazione silenziosa libera da pensieri disturbanti.

Mentre lavorano, le mani, collegate come sono con il sistema nervoso e il cervello, ricevono dal contatto con l’argilla stimoli particolarmente benefici per la pelle, l’organismo, la mente e la psiche.

Il lavoro porta dunque alla concentrazione e il silenzio che ne deriva conduce dolcemente all’introspezione. In genere, le opere che emergono dalla manipolazione dell’argilla, riflettono anche il mondo interiore dell’autore. E’ possibile esprimere e dare forma e corpo ad un “problema” e, in certo qual modo, “liberarsene”. Altre volte, dalla morbida terra informe, realizziamo simbolicamente un sogno, un valore o un desiderio. Dalle ciotole, piatti o vasi, oggetti del quotidiano, alle sculture di corpi e ritratti, tutto possiamo con l’argilla e la nostra creatività.

Il beneficio è totale: le energie del corpo e quelle dello spirito vengono liberate dalla lavorazione della ceramica. Piccole opere nascono allora tra le dita di bambini (anche malati) e di ragazzi (anche nelle disabilità e nei disturbi del neurosviluppo): un cane, un vasetto, una rosa o un cuore…

Ceramica e Mindfulness

Lavorare l’argilla è tra le arti più antiche; i gesti degli artigiani e degli artisti di oggi sono quelli che la tradizione ci ha tramandato, insieme alla concentrazione e al silenzio interiore che sorge spontaneo dall’impegno nella lavorazione. La mindfulness, a sua volta, è una pratica che incoraggia a prestare attenzione alle esperienze sensoriali, alle emozioni e ai pensieri nel momento presente, il qui ed ora.

Non è possibile fare in fretta con la ceramica, anzi, i tempi sono lenti. Proprio questo percorso lento, fatto di continua stimolazione tattile e di pause, è comunque un tempo tutto personale, libero, che consente alla mente di rilassarsi, ritrovando se stessa ed un nuovo equilibrio.

La lavorazione dell’argilla unita alla Mindfulness fa guarire dall’ansia, dall’insicurezza. Di fatto, migliora l’attenzione al presente e, di conseguenza, anche la memoria. Infine, nel silenzioso contatto con se stessi, si diventa più consapevoli della verità dei propri stati d’animo, dei propri pensieri, sentimenti e si ritrova la propria anima.

Ti aspetto, provare per credere.

Susanna Primavera Grafologa Psicologa e Artista