La scrittura esprime i disagi, i malesseri e gli stati psicologici che sono alla base delle malattie fisiche. La grafologia consente di fare questo perché è una scienza che permette di scoprire l’uomo. Troppo spesso la vita, la realtà non permette di entrare veramente nell’animo umano. Se si analizzano seriamente le relazioni interpersonali si può scoprire che dell’altro si conosce ben poco: tutto è improntato alla superficialità e all’apparenza. Spesso alla base esiste una scarsa conoscenza di se stessi, delle proprie potenzialità e tendenze.
Solo attraverso l’accettazione di sé si può trascendere la malattia o prevenirla.
A volte questa conoscenza passa attraverso la sofferenza, ma qui la malattia non viene intesa come colpa, bensì come una parte di sé che non si riesce ad accettare, che viene estromessa dalla coscienza e che trova il modo di realizzarsi scendendo a livello corporeo attraverso il sintomo.
Se si sentono dentro di sé delle forze conflittuali che ci creano delle incertezze e non si riesce a prendere delle decisioni serene, se si hanno dei problemi con la scrittura, se gli altri ci creano delle difficoltà per come scriviamo allora dobbiamo considerare queste sensazioni come messaggi, come dei segnali d’allarme che ci indicano che c’è qualcosa che non va. Pertanto, se vogliamo conoscerci ed essere di aiuto agli altri, la grafologia è lo strumento che forse stavamo cercando.
Nella scrittura viene registrato il progetto di vita, e i fattori costituzionali si esprimono nei segni grafologici. La grafologia ha come oggetto di studio la scrittura considerata come linguaggio non verbale. Lo scarabocchio, il disegno prima e la scrittura poi, nascono da dentro. Sono l’espressione, in quanto linguaggio esterno, del linguaggio interno dell’essere umano, quindi dell’idea insita in esso.
La personalità è l’espressione dell’individualità che si esternalizza in ogni comportamento ed è costituita simbolicamente da tre parti sovrapposte l’una nell’altra: la coscienza, il temperamento ed il carattere.
Ogni struttura agisce, in maniera indipendente dalle altre, in due direzioni: verso la propria evoluzione e verso la collaborazione col tutto. I vari elementi operano ed entrano in relazione per realizzarsi.
La scrittura è un movimento bioenergetico: ogni esperienza, emozione, azione, pensiero va a modificare, integrare, crescere, bloccare, deviare la struttura muscolare, corporea ed energetica. La scrittura è l’espressione concreta del dialogo costante che esiste tra mente, corpo e spirito.
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